La Regione Emilia-Romagna sostiene progetti di ricerca industriale strategica

Obiettivo

La Regione Emilia-Romagna intende sostenere progetti strategici, che comprendano attività di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale finalizzati a sviluppare e diffondere significativi avanzamenti tecnologici per il sistema produttivo, e alla realizzazione di nuovi risultati di rilevanza tecnologica e industriale, di interesse per le filiere produttive regionali, nella forma di dimostratori di nuovi prodotti o nuovi sistemi di produzione.

Beneficiari

I progetti dovranno essere presentati da raggruppamenti che comprendano laboratori di ricerca accreditati dalla Regione Emilia-Romagna ai sensi della DGR n. 762/2014, anche insieme a centri per l’innovazione e altri organismi di ricerca non accreditati.
I raggruppamenti dovranno essere composti al massimo da 5 soggetti, di cui almeno 2 devono essere laboratori di ricerca accreditati dalla Regione Emilia-Romagna. Soggetti accreditati diversi, anche se appartenenti allo stesso ente, ad esempio più laboratori che appartengono alla stessa università, sono considerati comunque singolarmente. I laboratori di ricerca accreditati devono sommare una partecipazione complessiva ai progetti non inferiore all’80% del costo totale del progetto.
Possono partecipare al raggruppamento anche:
a. centri per l’innovazione accreditati dalla Regione Emilia-Romagna ai sensi della DGR n. 762/2014, o altri centri e strutture operanti per il trasferimento tecnologico;
b. altri organismi di ricerca non accreditati; dipartimenti/istituti di università o enti di ricerca possono partecipare al progetto solo se non già coinvolti (ad es. in laboratori configurati come centri interdipartimentali o come consorzi) nei laboratori accreditati che partecipano al progetto stesso;
c. soggetti di natura pubblica o organizzazioni no profit configurabili come stakeholders del progetto e dei risultati previsti.

Scadenza presentazione domande

30 settembre 2015

Descrizione

 I progetti dovranno prevedere lo sviluppo e la sperimentazione di tecnologie la cui fattibilità sia già stata precedentemente dimostrata. I progetti dovranno riguardare la validazione della tecnologia in ambiente di laboratorio e la sua dimostrazione e sperimentazione in ambiente industriale.

Spese ammissibili

a) Spese di personale: personale impiegato in attività di ricerca e sviluppo in possesso di adeguata qualificazione. Sono ammissibili i costi per personale dipendente, sia a tempo indeterminato che determinato; costi per assegni e borse di ricerca; contratti di collaborazione continuativa, anche con partita iva, purché di durata non inferiore a 12 mesi. Non sono ammissibili i costi per borse di dottorato. Sono inoltre ammissibili i costi per personale impiegato nelle attività di gestione del progetto, per una quota non superiore al 7% del costo totale del personale. Non sono comunque ammissibili i costi per il personale impiegato in mansioni di carattere ordinario non strettamente riconducibili al progetto (ad es. segreteria, amministrazione, sicurezza, manutenzione ordinaria, ecc.), che rientrano fra le spese generali. In caso di soggetti di diritto pubblico, il costo del personale dipendente a tempo indeterminato non può essere superiore al 30% del costo totale del progetto. In caso di consorzi o società consortili potrà essere rendicontato il personale dipendente a tempo indeterminato dei soci utilizzato per la realizzazione delle attività progettuali, per un costo complessivo non superiore al 30% del costo totale del progetto.b) Spese per attrezzature nuove e nuove strumentazioni di ricerca utilizzate per le attività di progetto. Sono ammissibili unicamente i costi di ammortamento calcolati secondo le pratiche contabili ed il sistema di ammortamento abituale del beneficiario. L’ammortamento non può mai eccedere il costo  totale del bene ed è considerata eleggibile solo la percentuale di utilizzo del bene destinata al progetto. Non sono ammissibili i costi per leasing o noleggio attrezzature, limitatamente al periodo di ammissibilità delle spese. Le attrezzature informatiche quali PC, laptop, stampanti, tablet, smartphone e simili sono considerate attrezzature ordinarie da ufficio e pertanto rientrano nelle spese generali. Non è ammissibile l’acquisto di beni usati.
c) Spese per consulenze (subcontracting): sono inclusi in questa categoria i contratti stipulati con società private, enti pubblici, singoli professionisti per la realizzazione di attività di ricerca e sperimentazione, per l’acquisizione di servizi necessari per l’attività di ricerca, per le attività di diffusione. Rientrano in questa categoria anche le spese per consulenti con contratti di collaborazione continuativa, anche con partita iva, di durata inferiore a 12 mesi, e le collaborazioni occasionali.
d) Altre spese dirette: acquisizione di brevetti e licenze, costi per la protezione degli IPR derivanti dal progetto. Sono ammissibili i costi relativi alla componentistica per la realizzazione di prototipi e impianti pilota. Tali costi non devono comunque rientrare in generiche forniture ma essere chiaramente riconducibili al progetto. Sono inoltre ammissibili le spese per la diffusione dei risultati del progetto che non rientrano nella categoria c). Sono ricomprese in questa categoria le spese necessarie per la costituzione dell’ATS e le spese relative alla fideiussione per la richiesta di anticipazione. Non sono ammissibili i costi per materiali di consumo e le spese di missione, che rientrano nelle spese generali.
e) Spese generali supplementari, da computare forfettariamente nella misura del 25% del totale delle spese ammesse per le categoria a)+b)+d).

Agevolazioni previste

Le agevolazioni sono concesse nella forma del contributo alla spesa secondo le seguenti intensità:Immagine

Il contributo massimo concedibile per ciascun progetto è pari ad euro 1.000.000,00.

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