Obiettivo
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Sostenere centri di riabilitazione, nuovi o già esistenti,per favorire la più completa riabilitazione delle vittime di tortura, siano esse cittadini dell’UE o migranti presenti sul territorio dell’Unione, così da renderle capaci di ricostruire la propria vita e trovare un proprio ruolo nella società. |
Azioni
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- Dare alle vittime l’accesso alla riabilitazione intesa in senso olistico, vale a dire a un’assistenza multidisciplinare e al counselling, compresi i trattamenti fisio e psicoterapici, i servizi legali, il sostegno socio-economico, supportando finanziariamente i costi dei centri di riabilitazione; il finanziamento non può riguardare un eventuale indennizzo alle vittime.
- Sostenere il rafforzamento delle capacità (capacity building) dei centri di riabilitazione attraverso attività di networking all’interno e al di fuori dell’UE, attività di ricerca, attività di formazione, lo sviluppo di strumenti comuni, lo scambio di buone pratiche.
- Attività mirate a favorire l’empowerment delle vittime di tortura e, in generale, a sostenere la loro capacità di integrazione nelle società dei Paesi dell’UE.
- Azioni di supporto (advocacy) volte a garantire che gli Stati membri rispettino il diritto alla riabilitazione come definito nella Convenzione ONU contro la tortura.Saranno favoriti progetti riguardanti più di una priorità e aventi una copertura più ampia del partenariato minimo richiesto.
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Beneficiari
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Organizzazioni pubbliche e private legalmente costituite e aventi sede in uno degli Stati UE, senza scopo di lucro. |
Tipologia di contributo
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Il contributo UE può coprire fino al 90% dei costi totali ammissibili del progetto. La sovvenzione richiesta deve essere compresa tra € 300.000 e € 750.000. |
Partenariato
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Almeno due differenti organismi provenienti da due diversi Stati UE |
Scadenza
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25/09/2015, ore 12 (ora dell’Europa centrale) |
